Nel novembre del 1967 di Eugenio Montale, componeva “Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale”. La scrisse in memoria della moglie Drusilla Tanzi.
La poesia – parte di Xenia II poi all’interno della raccolta Satura – ci parla del lutto.
«Ho sceso, dandoti il braccio, almeno un milione di scale
e ora che non ci sei è il vuoto ad ogni gradino…».
E’ finito il tempo insieme per Montale e la moglie, ma il viaggio dell’Autore «dura tuttora»
Ecco il destino di chi sta soffrendo un lutto.
Continuare fra ricordo straziante e particolari che se ne vanno dalla memoria.
Vorremo offrire un punto di vista per un ricordo che non è cancellazione, per una memoria che non è ossessione.
Sapendo che il lutto è “dolore straziante provocato dalla morte di una persona cara”.
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